“L’agricoltura è il motore della Regione Emilia Romagna ed è nostro compito proteggere le sue 44 eccellenze a indicazione geografica che ci rendono orgogliosi e unici a livello nazionale, europeo e internazionale. Ma bisogna andare oltre, non solo proteggere ma concepire l’agricoltura come una risorsa da promuovere e far crescere, un volano dell’intera economia regionale.”
E’ con queste parole che Pietro Vignali, candidato al consiglio regionale per Forza Italia, presenta il progetto sull’agricoltura, il primo di otto progetti che illustrerà in campagna elettorale, dopo aver partecipato ad un incontro con Confagricoltura Emilia Romagna. “Bisogna investire nella tutela delle risorsa idrica e del territorio, e quindi realizzare invasi di accumulo e casse di espansione superando i no ideologici alle opere che purtroppo contraddistinguono certa sinistra. Penso alla costruzione della diga di Vetto, per fare un esempio” continua Vignali. “Il confronto tra Istituzioni e mondo agricolo deve essere costante per dare risposte operative a problematiche intersettoriali come la peste suina africana, il dissesto idrogeologico e la sicurezza idraulica. E’ necessaria una modifica dell’attuale legge regionale che consenta l’utilizzo delle Nuove tecniche di miglioramento genetico (Nbt).”
“L’agricoltura è uno strumento sociale contro lo spopolamento delle aree svantaggiate e quindi sono urgenti agevolazioni alle attività economiche, facilitazioni alle assunzioni introducendo sgravi fiscali, supporti all’imprenditorialità, al ricambio generazionale, alla formazione continua degli operatori” prosegue Vignali. “Incentivi, ma anche investimenti. Investimenti in tecnologie d’avanguardia che consentano modelli di produzione agricola più competitivi e sostenibili e in nuove modalità di accesso al credito bancario che privilegino progetti di crescita finalizzati ad aumentare la competitività aziendale.”
“Anche la semplificazione burocratica è un investimento in agricoltura, perchè meno richieste di produzione di carte e di adempimenti burocratici sono un risparmio immediato di risorse economiche per gli agricoltori, oltre che di tempo prezioso” conclude Vignali che evidenzia come “i danni alle colture dal fauna selvatica siano un altro grave problema degli agricoltori e quindi devono essere previsti adeguati indennizzi quando ciò si verifica. Se l’agricoltura è uno strumento di salvaguardia del patrimonio naturale, lo è anche di promozione turistica, quindi ritengo necessario un allentamento delle restrizioni sul limite massimo di posti letto negli agriturismi.”