“E hanno pure il coraggio di scriverlo!
Nell’ultima edizione del ‘Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Emilia-Romagna’ realizzato dalla Regione Emilia Romagna insieme a Unioncamere Emilia Romagna nel quale vengono identificate le opere indifferibili, la Regione Emilia Romagna mette nero su bianco che le 17 opere prioritarie sono quasi tutte in Romagna, e le 7 opere prioritarie ‘più urgenti’ sono tutte in Romagna. Lo evidenziano candidamente anche in una mappa dove spiccano le urgenze dell’ammodernamento e messa in sicurezza SS16 (Ferrara-Ravenna), del potenziamento del nodo di Bologna, della realizzazione 4° corsia A14 (Bologna-dir. per Ravenna), della realizzazione della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo. Questo libro bianco conferma, purtroppo, la posizione marginale in cui la Regione ha relegato Parma e l’Emilia Occidentale da anni.”
Lo dichiara Pietro Vignali, candidato per il consiglio regionale nella lista di Forza Italia. “Nel comunicato stampa di presentazione del Libro Bianco, con tanto di carta intestata della Regione, è scritto che questo testo ha ‘l’obiettivo di creare uno strumento di lavoro condiviso ed in continuo aggiornamento alla luce del confronto fra istituzioni, operatori e rappresentanze economiche’ .
‘Condiviso’ non credo con i parmigiani, che di emergenze infrastrutturali nella loro provincia ne rilevano più di una: la Cispadana arriva fino al confine con Parma, la Tibre e la Pedomontana finiscono desolantemente in un prato, non sono stati fatti grandi passi in avanti nella realizzazione della quarta corsia autostradale Piacenza-Modena, sulla Pontremolese sono stati persi dieci anni” conclude Vignali. ”E’ sotto gli occhi di tutti un atteggiamento discriminatorio della Regione nei confronti di Parma, così come la necessità di una rappresentanza della nostra provincia in Regione più determinata e concreta, perchè è in quei tavoli che si decidono le questioni più rilevanti. Credo vada portata in Regione un’altra lettura dei fabbisogni infrastrutturali che veda una distribuzione omogenea delle risorse sulla base delle esigenze dei territori, a partire da quello di Parma.”